martedì 9 luglio 2013

Dalla Scuola siciliana al Dolce stil nuovo

LA SCUOLA SICILIANA

La poesia amorosa provenzale sbarca nella corte di Federico II di Svevia in Sicilia, nella Prima metà del 1200. Ispirandosi ai trovatori, i poeti siciliani sono i primi ad usare il siciliano illustre per comporre poesie d’amore.
I poeti siciliani, circa 25, saranno attivi fino al 1266, quando la Battaglia di Benevento con la sconfitta del figlio dei Federico II, porrà fine al sogno ghibellino di una monarchia assoluta.
Rispetto ai trovatori provenzali, comunque, presentano delle differenze:
  1. non sono più nobili né giullari, ma borghesi-funzionari (giudici e notai) alla dipendenze del loro sovrano
  2. la poesia è un passatempo privato e sono scritte per essere lette e non musicate.

Per quanto riguarda i temi.
  1. vassallaggio d’amore
  2. attenzione più all’amore che al rapporto d’amore tra poeta e dama
  3. maggiore astrattezza

Il caposcuola è Giacomo da Lentini, notaio tra il 1233 e il 1241, a cui è attribuita l’invenzione del sonetto.

I poeti Siculo-toscani
Dalla Sicilia la lirica amorosa approda nell’Italia centrale e lasciato l’ambiente imperiale,  incontra la realtà dei Comuni. Ciò comporta l’adozione di una nuova lingua, di nuove forme e nuovi temi.
Guittone D’Arezzo elabora la canzone politica e morale.

Il Dolce stil nuovo
A Firenze tra il 1280 e il 1310 si afferma una nuova poesia che ha in Guinizzelli, Cavalcanti e Dante i suoi maggiori esponenti. Essi raccolgono l’eredità dei poeti siculo-toscani e introducono delle importanti novità sia dal punto di vista tematico che stilistico:
  1. poesia solo amorosa (scomparsa del tema politico-morale)
  2. amore non come semplice corteggiamento, ma come  esperienza di elevazione spirituale
  3. donna angelicata , intermediaria tra cielo e terra
  4. volgare illustre elevato, musicale e melodioso.
GUIDO GUINIZZELLI
Precursore della scuola, bolognese, scrive Al cor gentil  canzone che può essere considerata l manifesto dello Stilnovismo. I suoi canori sono:
  1. identità amore e cuore nobile (gentile)
  2. donna angelicata
  3. lode della donna
  4. effetti del saluto della donna
  5. stile dolce e leggiadro
  6. pubblico colto
GUIDO CAVALCANTI
Fiorentino, elabora un ulteriore tema, quello della tragicità dell’esperienza amorosa che è comunque mezzo per elevarsi a Dio. La passione amoroso in Cavalcanti è esperienza eccezionale ma anche distruttrice; ne risultano trasformati i motivi della lode e del saluto.                      IL SALUTO
In latino salutem significa salvezza; i poeti stilnovisti si richiamano al significato etimologico del termine, caricandolo di  valore spirituale.


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