La poesia amorosa provenzale sbarca nella
corte di Federico II di Svevia in Sicilia, nella Prima metà del 1200.
Ispirandosi ai trovatori, i poeti siciliani sono i primi ad usare il siciliano
illustre per comporre poesie d’amore.
I poeti siciliani, circa 25, saranno attivi
fino al 1266, quando la
Battaglia di Benevento con la sconfitta del figlio dei
Federico II, porrà fine al sogno ghibellino di una monarchia assoluta.
Rispetto ai trovatori provenzali, comunque,
presentano delle differenze:
- non sono
più nobili né giullari, ma borghesi-funzionari (giudici e notai) alla
dipendenze del loro sovrano
- la poesia
è un passatempo privato e sono scritte per essere lette e non musicate.
Per quanto riguarda i temi.
- vassallaggio
d’amore
- attenzione
più all’amore che al rapporto d’amore tra poeta e dama
- maggiore
astrattezza
Il caposcuola è Giacomo da Lentini, notaio
tra il 1233 e il 1241, a
cui è attribuita l’invenzione del sonetto.
I
poeti Siculo-toscani
Dalla Sicilia la lirica amorosa approda
nell’Italia centrale e lasciato l’ambiente imperiale, incontra la realtà dei Comuni. Ciò comporta
l’adozione di una nuova lingua, di nuove forme e nuovi temi.
Guittone D’Arezzo elabora la canzone
politica e morale.
Il
Dolce stil nuovo
A Firenze tra il 1280 e il 1310 si afferma
una nuova poesia che ha in Guinizzelli, Cavalcanti e Dante i suoi maggiori
esponenti. Essi raccolgono l’eredità dei poeti siculo-toscani e introducono
delle importanti novità sia dal punto di vista tematico che stilistico:
- poesia solo
amorosa (scomparsa del tema politico-morale)
- amore non
come semplice corteggiamento, ma come
esperienza di elevazione spirituale
- donna
angelicata , intermediaria tra cielo e terra
- volgare
illustre elevato, musicale e melodioso.
GUIDO
GUINIZZELLI
Precursore della scuola, bolognese, scrive Al cor gentil canzone che può essere considerata l manifesto
dello Stilnovismo. I suoi canori sono:
- identità
amore e cuore nobile (gentile)
- donna
angelicata
- lode
della donna
- effetti
del saluto della donna
- stile
dolce e leggiadro
- pubblico
colto
GUIDO
CAVALCANTI
Fiorentino, elabora un ulteriore tema,
quello della tragicità dell’esperienza amorosa che è comunque mezzo per
elevarsi a Dio. La passione amoroso in Cavalcanti è esperienza eccezionale ma
anche distruttrice; ne risultano trasformati i motivi della lode e del saluto. IL SALUTO
In latino salutem significa salvezza; i poeti stilnovisti si richiamano al
significato etimologico del termine, caricandolo di valore spirituale.
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