giovedì 22 novembre 2012

Guittone e i rimatori siculo-toscani


Guittone e i rimatori siculi-toscani
 ( per gli alunni della 3I)

La lirica in lingua volgare coltivata dai Siciliani attecchisce anche in Toscana . Su di essa tuttavia influiscono le condizioni politiche e sociali della regione, travagliata  dalle rivalità tra i comuni e dalle lotte tra la fazione dei guelfi e dei ghibellini. Al canto  d'amore si integra il tema morale e tra i poeti si staglia la figura di GUITTONE d'AREZZO.

Scarse sono le notizie biografiche. La sua data di nascita è collocata intorno al 1235; sappiamo che il padre fu camerlengo, ossia tesoriere, del Comune di Arezzo.La circostanza biografica di gran lunga più significativa è l'entrata, già in età avanzata, fra i cosiddetti frati godenti, una confraternita nata nella seconda metà del Duecento che si occupava di assistenza  agli orfani e alle vedove.  Di Guittone possediamo un corpus di 50 canzoni e 251 sonetti. Importanti anche le trentasei Lettere, uno dei documenti più significativi della prosa d'arte italiana duecentesca. 
A Guittone bisogna riconoscere il ruolo di caposcuola e infatti con lui si confronteranno tutti i poeti delle generazioni future, anche Dante , pur non essendo un suo ammiratore.
La prima produzione poetica è di argomento amoroso e civile e si distingue  dalla quella successiva al suo ingresso nella confraternita dei frati godenti, che sarà di argomento religioso e moraleggiante.
La produzione amorosa risente dell'influenza della poesia siciliana e trobadorica, da cui recupera temi e forme letterarie. 
Tra le poesie di argomento civile, ricordiamo la famosa canzone "Ahi lasso, or è stagion di doler tanto" scritta per la sconfitta dei Guelfi fiorentini a Montaperti nel 1260, da parte dei Ghibellini di Firenze, alleati con quelli senesi e con l'esercito del re Manfredi, figlio di Federico II.
l  linguaggio fatto di suggestioni colte, latine, siciliane e provenzali appare talvolta disarmonico in quanto si può notare l’abuso di certi procedimenti stilistici, quali la “AMPLIFICAZIONE”, cioè la ripetizione di parole e l’uso di un linguaggio ermetico, il “trobar clus”, che riprende  dai provenzali.



La Battaglia di Montaperti

L'incontro di Dante con Farinata degli Uberti in una miniatura del 1478 ca., (Biblioteca Apostolica Vaticana, cod. Urbinate lat. 365)
L'avvenimento è ricordato nell'Inferno dantesco, canto X, quando il poeta e la sua guida incontrano, tra gli eretici,  Farinata degli Uberti, capo ghibellino: 
"O toscano che vai vivo per la città infuocata e che parli con tono onesto, fermati per piacere in questo luogo, poiché il tuo accento fa capire che provieni da quella nobile patria verso la quale io fui forse troppo molesto" (parafrasi vv. 23-27).

martedì 13 novembre 2012

E.L. Master


L'Antologia di Spoon River 

Ricordate Dorothy, la protagonista di Il mago di Oz, che vive nel Kansas con gli zii e il cane Toto?
Un giorno, un ciclone solleva la casa di Dorothy, con la bambina e il cane ancora all'interno (per colpa di Toto, infatti, Dorothy non va nel rifugio sotterraneo come invece fanno gli zii), e la trasporta in volo, depositandola in una terra immaginaria.
Ebbene, ho vissuto la stessa esperienza, grazie ad un libro; anch'io sono stata sollevata da un ciclone, un ciclone di parole e pensieri: l'Antologia di Spoon River di E.L. Master. E siccome il viaggio è stato un susseguirsi di illuminazioni, non posso non  ringraziare un mio caro amico, che da tempo me ne  consigliava la lettura .
Non vi presenterò E.L. Masters (quando pubblicò il suo capolavoro-l'unica sua opera ad avere avuto successo- aveva 46 anni, in pratica la mia età e anche questa  casuale coincidenza anagrafica, ha assunto un particolare valore. E' anche alla luce di questa corrispondenza che ho letto l'Antologia), ma lo lascerò fare al Web: http://youtu.be/FlWRHanutMM.
Per quanto mi riguarda, preferisco suggerirvi la lettura di alcune poesie. L'attualità e l'universalità  mozzano il fiato e incantano con la loro forza disarmante:

Vivere la vita 
GEORGE GRAY

Molte volte ho studiato 
la lapide che mi hanno scolpito: 
una barca con vele ammainate, in un porto. 
In realtà non è questa la mia destinazione 
ma la mia vita. 
Perché l'amore mi si offrì e io mi ritrassi dal suo inganno; 
il dolore bussò alla mia porta, e io ebbi paura; 
l'ambizione mi chiamò, ma io temetti gli imprevisti. 
Malgrado tutto avevo fame di un significato nella vita. 
E adesso so che bisogna alzare le vele 
e prendere i venti del destino, 
dovunque spingano la barca. 
Dare un senso alla vita può condurre a follia 
ma una vita senza senso è la tortura 
dell'inquietudine e del vano desiderio — 
una barca che anela al mare eppure lo teme.




Il coraggio della verità 


Dorcas Gustine
Non ero amato da quelli del villaggio, 
ma tutto perché non avevo peli sulla lingua, 
e affrontavo chi m'insultava 
con una protesta diretta, senza nascondere o nutrire 
segreti rancori o rammarichi. 
È molto lodato il gesto di quel ragazzo spartano, 
che nascose il lupo sotto il mantello, 
e si lasciò divorare, senza un lamento. 
È più coraggioso, credo, strapparsi il lupo di dosso 
e combatterlo apertamente, magari per strada, 
tra polvere e urla di dolore. 
La lingua sarà forse un organo ribelle - 
ma il silenzio avvelena l'anima. 
Mi biasimi chi vuole - io sono contento. 




 Ritratti di donne indimenticabili
MINERVA JONES

Sono Minerva, la poetessa del villaggio, 
fischiata, schernita dai villanzoni della strada 
per il mio corpo goffo, l'occhio guercio, e il passo largo 
e tanto più quando "Butch" Weldy 
mi prese dopo una lotta brutale. 
Mi abbandonò al mio destino col dottor Meyers; 
e io sprofondai nella morte, gelando dai piedi alla faccia, come chi scenda in un'acqua di ghiaccio. 
Vorrà qualcuno recarsi al giornale, 
e raccogliere i versi che scrissi? — 
Ero tanto assetata d'amore! 
Ero tanto affamata di vita!



MARGARET FULLER SLACK

Sarei stata grande come George Eliot 
ma il destino non volle. 
Guardate il ritratto che mi fece Penniwit, 
col mento appoggiato alla mano e gli occhi fondi - 
e grigi e indaganti lontano. 
Ma c'era il vecchio, l'eterno problema: 
celibato, matrimonio o impudicizia? 
Venne il ricco esercente John Slack, 
con la promessa che avrei potuto scrivere a mio agio, 
e io lo sposai, misi al mondo otto figli, 
e non ebbi più tempo per scrivere. 
Per me, comunque, era tutto finito 
quando l'ago mi trafisse la mano 
mentre lavavo i panni del bambino, 
e morii di tetano, un'ironica morte. 
Anime ambiziose, ascoltate, 
il sesso è la rovina della vita!



Sonia la russa
 
Io, nata a Weimar 
di madre francese 
e padre tedesco, professore dottissimo, 
orfana a quattordici anni, 
diventai ballerina, mi chiamavano Sonia la russa, 
sempre su e giù per i boulevard di Parigi, 
prima l'amante di vari duchi e conti, 
poi di poveri artisti e poeti. 
A quarant'anni, passée, puntai su New York 
e sulla nave conobbi Patrick Hummer, 
arzillo e rubizzo, coi suoi sessant'anni suonati, 
reduce dalla vendita di un carico 
di bestiame nella tedesca città di Amburgo. 
Mi portò a Spoon River e vivemmo lì 
per vent'anni - ci credevano sposati! 
Questa quercia accanto a me è il ritrovo preferito 
di azzurre ghiandaie che ciarlano, ciarlano tutto il giorno. 
E perché no? Persino la mia polvere ride 
al pensiero di quella cosa buffa che è la vita. 









Fare il poeta 
  Theodore il poeta
 
Da ragazzo, Theodore, te ne stavi lunghe ore 
sulla riva del torbido Spoon 
a fissare con occhi incavati la tana del gambero, 
in attesa di vederlo, mentre spinge avanti, 
prima le antenne ondeggianti, come festuche, 
e poi subito il corpo, color steatite, 
gemmato con occhi di gaietto. 
E ti chiedevi rapito nel pensiero 
cosa sapesse, cosa desiderasse, e perché mai vivesse. 
Ma poi il tuo sguardo si volse agli uomini e alle donne 
che si nascondono nelle tane del destino in grandi città, 
per veder uscire le loro anime, 
e così capire 
come vivessero, e per che cosa, 
e perché s'affannassero tanto a strisciare 
lungo la strada sabbiosa dove manca l'acqua 
quando l'estate declina. 


Petit, il poeta
 

Semi in un baccello secco, tic, tic, tic, 
tic, tic, tic, come atomi in lotta - 
lievi giambi suscitati dalla brezza - 
ma il pino ne fa una sinfonia. 
Ottave, villanelle, rondelli, rondò, 
profusione di ballate sullo stesso tema antico: 
le nevi e le rose di ieri sono svanite, 
che cos'è l'amore se non una rosa che sfiorisce? 
La vita intorno a me nel villaggio: 
tragedia, commedia, valore e verità, 
coraggio, costanza, eroismo, caduta - 
tutto sul telaio, e che disegni! 
Boschi, prati, ruscelli e fiumi - 
cieco a tutto ciò, tutta la vita. 
Ottave, villanelle, rondelli, rondò, 
semi in un baccello secco, tic, tic, tic, 
tic, tic, tic, che umili giambi, 
mentre Omero e Whitman ruggivano nei pini? 



 Informazione... 

Il direttore Whedon
 

Saper vedere ogni aspetto d'ogni problema, 
dar ragione a tutti, essere tutto, non essere nulla a lungo; 
pervertire la verità, strumentalizzarla, 
sfruttare i grandi sentimenti e le passioni della famiglia umana 
per bassi scopi, per fini astuti, 
indossare una maschera come gli attori greci - 
il tuo quotidiano di otto pagine - dietro cui ti nascondi, 
strillando nel megafono dei caratteri cubitali: 
"Sono io il gigante". 
E quindi vivere anche la vita di un ladruncolo, 
avvelenato dalle parole anonime 
di un'amica segreta. 
Per danaro insabbiare uno scandalo 
o divulgarlo ai quattro venti per vendetta, 
o per vendere il giornale, 
distruggendo reputazioni, o corpi, se necessario, 
vincere a ogni costo, salvo la vita. 
Gloriarsi di un potere demoniaco, minare la civiltà, 
come un ragazzo paranoico mette un tronco sulle rotaie 
e fa deragliare il rapido. 
Essere un direttore, com'ero io. 
Poi giacere qui accanto al fiume sopra il punto 
dove scorre la fogna del villaggio, 
e scaricano barattoli vuoti e immondizie, 
e nascondono gli aborti. 




Ma l'invito è chiaramente quello di spizzicare ancora nell'Antologia fino a farsi venire l'appetito di leggerla tutta, come è successo a me. L'opera era stata pubblicata dall'autore tra il 1914 e il 1915; la prima edizione italiana porta la data del 9 marzo 1943. La letteratura americana,  osteggiata dal Fascismo,  si affermerà  più tardi, grazie al lavoro di traduzione e mediazione di scrittori  come Pavese e Vittorini. 
 Fernanda Pivano, che ha tradotto le poesie di Lee Masters,  racconta «Ero una ragazzina quando vidi per la prima volta l'Antologia di Spoon River: me l'aveva portata Cesare Pavese, una mattina che gli avevo chiesto che differenza c'è tra la lettura americana e quella inglese». I primi libri americani che Pavese portò alla Pivano, lei li guardò «con grande sospetto». Ma con l'Antologia di Spoon River fu un colpo di fulmine: «l'aprii proprio alla metà, e trovai una poesia che finiva così "mentre la baciavo con l'anima sulle labbra, l'anima d'improvviso mi fuggì". Chissà perché questi versi mi mozzarono il fiato: è così difficile spiegare le reazioni degli adolescenti» .Quasi per conoscere meglio i personaggi, Fernanda iniziò a tradurre in italiano le poesie, naturalmente senza dirlo a Pavese: temeva che la prendesse in giro. Ma un giorno Pavese scoprì in un cassetto il manoscritto e convinse Einaudi a pubblicarlo. Incredibilmente riuscì a evitare la censura del Ministero della cultura popolare cambiando il titolo in «Antologia di S.River» e spacciandolo per una raccolta di pensieri di un quanto mai improbabile San River.

 Nel 1971 Fabrizio De André pubblicò l'album "Non al denaro, non all'amore né al cielo", liberamente tratto dall'Antologia di Spoon River. De André scelse nove delle 244 poesie e le trasformò in altrettante canzoni. 
Le nove poesie scelte toccano fondamentalmente due grandi temi: l'invidia (Un matto, Un giudice, Un blasfemo, Un malato di cuore) e la scienza (Un medico, Un chimico, Un ottico).
In quell'occasione Fernanda Pivano intervistò il cantautore.
Di quella intervista, mi piace riportare questa battuta:

"Ha dei rimpianti?"
"No. Ho sempre impostato la mia vita in modo da morire con trecentomila rimorsi e nemmeno un rimpianto."
(http://maso.altervista.org/percorsi_incrociati/spoonriver/)



 Infine le canzoni di De André:

http://youtu.be/ngoL4H9byCM

domenica 4 novembre 2012

MALAVOGLIA



MALAVOGLIA 
lungometraggio del regista siciliano Pasquale Scimeca (2010).

Interessante rivisitazione in chiave moderna del romanzo di Giovanni Verga.

Durata 87 m.





sabato 3 novembre 2012

LA RELAZIONE


LA RELAZIONE
LEGGERE IL TITOLO
Introduzione
RACCOGLIERE IL MATERIALE
Fonti
TRARRE DAL MATERIALE DATI E CONCETTI UTILI
Ricavare le informazioni utili a sviluppare l’argomento richiesto
STENDERE UNA SCALETTA
Introduzione, sviluppo, conclusione
STENDERE LA RELAZIONE
I punti della scaletta sono svolti in capoversi distinti.


SCHEMA PER LA RELAZIONE DI UN TESTO NARRATIVO

v  Titolo
v  Autore (cenni biografici)
v  Casa editrice
v  Luogo e anno di pubblicazione
v  Genere
v  Tema
v  Coordinate spazio-temporali
v  Tecniche e strategie narrative
v  Personaggi (schema e ruoli)
v  Riassunto della vicenda
v  Messaggi impliciti ed espliciti dell’autore
v  Sequenze particolarmente significative e/o eventuali citazioni oppure giudizio critico
v  Stile (linguaggio e figure retoriche)
v  Confronti interdisciplinari


SCHEMA PER UNA RELAZIONE TECNICO- SCIENTIFICA SU UN’ESPERIENZA DI LABORATORIO

v  Titolo e obiettivo dell’esperienza
v  Strumenti utilizzati (descrizione degli strumenti e del loro funzionamento)
v  Operazioni svolte (descrizione chiara delle operazioni svolte, in modo che possano essere ripetute da chi intende ripetere l’esperimento)
v  Risultati delle misure (da raccogliere, eventualmente, in tabelle o grafici)
v  Elaborazione dei dati
v  Risultato finale
v  Eventuali commenti e considerazioni sul risultato

ANALISI DEL TESTO POETICO

DESCRIZIONE
Quando è stato scritto; di quale raccolta fa parte; che cosa rappresenta all’interno della produzione poetica dell’autore
PARAFRASI O RIASSUNTO del testo
ANALISI DELLA FORMA
METRICA : forma metrica, versi impiegati, divisione in strofe
Schema rime , assonanze e consonanze , sintassi e struttura metrica (enjembement)
La forma deve essere illustrata alla luce dell’incremento di significato che essa apporta al componimento ; individuare in che modo la forma contribuisce a dare risalto al tema o ai temi
ANALISI DELLA LINGUA E DELLO STILE
Tipo di lingua utilizzata. Stilizzata o innovativa; vicina o lontana dall’uso; concreta o astratta; sublime o realistica
Stile : paratattico o ipotattico; prevalenza di nomi, aggettivi o verbi
ANALISI FIGURE RETORICHE
INTERPRETAZIONE
Storicizzazione o contestualizzazione : quale rapporto intercorre tra il testo e il contesto storico in cui è stato elaborato? Contestualizzare il testo  in rapporto all’autore (vita, poetica, ideologia, opera complessiva); alla tradizione letteraria precedente e coeva; al quadro storico, sociale e culturale.
ATTUALIZZAZIONE
Quale relazione intercorre tra il testo e il nostro tempo? Tra il testo e la prospettiva del lettore attuale (confronto tra passato e presente a livello delle soluzioni formali, del messaggio ideologico e del tema)

ANALISI NARRATOLOGICA


ANALISI TESTUALE -TESTO NARRATIVO
(ANALISI NARRATOLOGICA)
CARTA D’IDENTITA’
Autore, titolo, casa editrice, anno prima pubblicazione, genere
SCHEMA NARRAZIONE
Situazione iniziale, perturbazione, mutamento (spannung), scioglimento, situazione finale.
FABULA/INTRECCIO
Coincidenza, analessi( flashback, retrospezione), prolessi (anticipazione, profezia, flash-future o flash-forward), medias res
INCIPIT
Tempo storico, descrizione  ambiente, presentazione personaggio o situazione, anticipazione di eventi, medias res
FINALE
Lieto fine, finale a sorpresa, finale aperto
SISTEMA DEI PERSONAGGI
 PRESENTAZIONE –Diretta o indiretta 
TIPOLOGIA : PERSONAGGI PIATTI (statici, stereotipati e prevedibili, maschere)
                       PERSONAGGI A TUTTO TONDO (dinamici e psicologicamente complessi)
RAPPORTI TRA I PERSONAGGI: PROTAGONISTI/COMPRIMARI/AIUTANTI
                                                        ANTAGONISTI/ OPPOSITORI
                                                       COMPARSE        
TEMPO (ambientazione  e uso tempi verbali)
AMBIENTAZIONE: passato, presente, futuro
Più usato è il passato o imperfetto (tempo dello sfondo) e passato remoto (tempo dell’azione); il presente è il tempo dei diari , della cronaca o dei dialoghi. Il presente gnomico e storico servono a dare maggiore incisività e immediatezza al racconto.
Il presente si trova nei proverbi, nei commenti, in fatti storici lontani nel tempo, ai quali si vuole dare una particolare incisività.
Il futuro è raro.
ORDINE DELLA NARRAZIONE
Anacronie: discordanze ordine dell’intreccio e ordine della fabula (vedi (fabula/intreccio)
RITMO DELLA NARRAZIONE
TS: Tempo della storia
TR: tempo del racconto
TS/TR= RITMO O VELOCITA’ DELLA NARRAZIONE
TS=TR= SCENA
TR=O=ELLISSI (omissioni nel racconto di parti della storia che sono giudicate insignificantI, il ritmo viene accelerato; segnali linguistici:  “dopo alcuni anni”; “invecchiamento del personaggio)
TS>TR =SOMMARIO (il salto temporale è raccontato in pochi passaggi; accelerazione del ritmo)
TS<TR =ANALISI (prevalenza di sequenze descrittive e/ riflessive)
TS=O=PAUSA (il racconto procede, ma il tempo della storia è sospeso)
SPAZIO
Spazio come cornice (funzione neutra)
Spazio come atmosfera (funzionale a inquadrare il racconto)
Spazio come elemento narrativo (condiziona l’agire o è proiezione del carattere)
Spazio come simbolo (alto/basso; luce/buio; interno/estreno)
NARRATORE
PUNTO DI VISTA O FOCALIZZAZIONE
Il narratore fa parte della finzione narrativa; l’autore è una persona reale che è al di fuori del testo.
Lettore reale e lettore ideale
NARRATORE INTERNO O PERSONAGGIO PRINCIPALE O SECONDARIO
NARRATORE ESTERNO ESTRANEO ALLA STORIA DI CUI RIFERISCE IN 3° PERSONA; PALESE O NASCOSTO
FOCALIZZAZIONE ZERO N<P (narratore onnisciente esterno e palese)
FOCALIZZAZIONE INTERNA N=P (fissa; variabile; multipla)
FOCALIZZAZIONE ESTERNA  N<P (narratore esterno nascosto)
DISTANZA DEL NARRATORE
MIMETICA (presenza narratore ridotta al minimo)
DIEGETICA (presenza azione mediatrice narratore tra lettore e vicenda)
PENSIERI E PAROLE DEI EPRSONAGGI
DISCORSO DIRETTO (dialogo; monologo; soliloquio; monologo interno; flusso di coscienza)
DISCORSO INDIRETTO LEGATO O LIBERO
TEMA
ARGOMENTO PRINCIPALE / SECONDARIO (sottotemi o sottoargomenti)
MESSAGGIO
SCOPO dell’autore (per individuare il tema o i temi e il messaggio è molto importante conoscere il contesto reale dell’autore)
LINGUA E STILE
DENOTAZIONE
CONNOTAZIONE (FIGURE RETORICHE)
REGISTRO LINGUISTICO O STILE
COLLOQUIALE -SINTASSI PARATATTICA
FORMALE- SINTASSI IPOTATTICA
AULICO- SINTASSI COMPLESSA CON FORZATURE NELL’ORDINE CONVENZIONALE; FIGURE RETORICHE.


                               

articoli di giornale


Ragazzi, troverete in questo link vari articoli di giornale.
 Leggete  quelli di vostro interesse; sarà un utile esercizio per conoscere  alcune tematiche d'attualità e familiarizzare con una delle tipologie testuali previste dall'Esame di Stato. Buon lavoro!!