Il genere novellistico ha attraversato i paesi e i secoli e ogni volta si è riproposto in una veste nuova e accattivante. Punti a favore:
- la veste corta , grazie alla quale ha potuto catturare tanti lettori magari spaventati dalla mole di un racconto di ben altre proporzioni;
- una sola storia ben strutturata nelle sue parti e componenti;
- la brevitas che , nella maggior parte dei casi, ha favorito la concisione e la pregnanza dei contenuti;
- la delineazione rapida ma incisiva dei personaggi;
- il linguaggio semplice;
- il ritmo incalzante.
Si tratta di storie mitiche, incontri nobiliari, vicende amorose più o meno fortunate, i cui protagonisti sono personaggi illustri dell'antichità ,della Bibbia,della mitologia classica e medievale e, molto spesso, anche della storia recente . Lo stile è semplice; prevale la paratassi che conferisce all'opera immediatezza e vivacità. I personaggi sono costruiti in modo rapido e senza approfondimenti psicologici , ma con intenti chiaramente moralistici.
Poco più tardi la novellistica , pur continuando a rimanere imbrigliata all'interno di una cornice narratologica d'insieme, comincia a sviluppare temi che non sono solo necessariamente moralistici , ma o sono moralistici o sono divertenti o tragici o religiosi etc. Insomma si assiste ad una sorta di specializzazione dei contenuti, le proporzioni si fanno di più ampio respiro e la stessa sintassi si orienta verso uno stile che è soprattutto ipotattico. Dopodiché siamo già al capolavoro della novellistica medievale: il Decamerone di Giovanni Boccaccio. Seguite la mappa concettuale.
PER CONCLUDERE QUESTA PRIMA PARTE, GUARDATE LA VERSIONE CINEMATOGRAFICA DI PASOLINI DELLA NOVELLA BOCCACCESCA "ANDREUCCIO DA PERUGIA"
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