sabato 16 giugno 2012

La Novella: percorso di storia e critica letteraria sull'origine e l'evoluzione della novella

Seguire il percorso storico di un genere letterario è sempre un'operazione molto importante: aiuta a comprenderne l' essenza più profonda.
Il genere novellistico ha attraversato i paesi e i secoli e ogni volta si è riproposto in una veste nuova e accattivante. Punti a favore:
  1.  la veste corta , grazie alla quale ha potuto catturare tanti lettori magari spaventati dalla  mole di un racconto di ben altre proporzioni;
  2. una sola storia ben strutturata nelle sue parti e componenti;
  3.  la brevitas che , nella maggior parte dei casi, ha favorito la concisione e la pregnanza dei contenuti;
  4. la delineazione rapida  ma incisiva dei personaggi;
  5.  il linguaggio semplice;
  6. il ritmo incalzante.
Sull'origine tutti concordano nel ritenere che la novella nasca da una tradizione orale e che all'inizio non fosse un genere autonomo, ma fosse parte di una cornice narratologica più ampia. Nel Medioevo occidentale essa  sembra essere strettamente connessa con l'exemplum, una sorta di racconto a metà tra fiaba e parabola inserito nelle vite dei Santi, quale episodio particolarmente significativo della vita del Santo. Ed è proprio nel Medioevo che abbiamo la prima raccolta di novelle conosciuta con il  titolo di Novellino. Brevi racconti aventi lo scopo di educare e dilettare; possiamo farcene un'idea più precisa leggendone l'ebook al seguente indirizzo: http://it.wikisource.org/wiki/Pagina_principale.
 Si tratta di storie mitiche, incontri nobiliari, vicende amorose più o meno fortunate, i cui protagonisti sono personaggi illustri dell'antichità ,della Bibbia,della mitologia classica e medievale e, molto spesso, anche della storia recente . Lo stile è semplice; prevale la paratassi che conferisce all'opera immediatezza e vivacità. I personaggi sono costruiti in modo rapido e senza approfondimenti psicologici , ma con intenti chiaramente moralistici.
Poco più tardi la novellistica , pur continuando a rimanere imbrigliata all'interno di una cornice narratologica d'insieme, comincia  a sviluppare temi che non sono solo necessariamente moralistici , ma o sono moralistici o sono divertenti o tragici o religiosi etc. Insomma si assiste ad una sorta di specializzazione dei contenuti, le proporzioni si fanno di più ampio respiro e la stessa sintassi si orienta verso uno stile che è soprattutto ipotattico. Dopodiché siamo già al capolavoro della novellistica medievale: il Decamerone di Giovanni Boccaccio. Seguite la mappa concettuale.
 
 
PER CONCLUDERE QUESTA PRIMA PARTE, GUARDATE LA VERSIONE CINEMATOGRAFICA DI PASOLINI DELLA NOVELLA BOCCACCESCA "ANDREUCCIO DA PERUGIA"
http://youtu.be/8LfDrDSgXZw

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